ISCO Un contratto da 700 milioni per uno con la testa troppo grossa

Le ultime due magie in nazionale non sono le uniche che gli abbiamo visto fare recentemente. Ecco chi è Isco.

Se i tuoi compagni decidono che, sì, tu devi giocare una finale al posto di un tuo compagno top player strapagato che avrebbe dovuto giocare nella sua città natale, allora qualcosa vali. Se poi i tuoi compagni di squadra si chiamano Sergio Ramos, capitano della nazionale spagnola e del Real Madrid e Cristiano Ronaldo (vabbeh, evitiamo di aggiungere altro), allora oltre che valere qualcosa, forse il top player a questo punto sei tu.

Isco al Real

Francisco Román Alarcón Suárez, o semplicemente Isco nasce a Benalmádena, nella provincia di Malaga, il 21 aprile 1992 e lì inizia a tirare i primi calci per poi passare all’Atlético Benamiel e da qui, nel 2006, al settore giovanile del Valencia.

Isco ai tempi del settore giovanile a Valencia

Il suo allenatore ai tempi dell’Atletico, Salvador Burgos, disse che nel 2010 Isco non andò al Barcellona perché la sua famiglia non voleva fosse costretto a prendere lezioni di catalano. Lo stesso disse in una intervista che Isco ha sempre preferito il Barcellona al Real. Sarà vero? Intanto, il Real si coccola il suo campione e così fa pure la nazionale roja.

Era quasi certamente tifoso del Barcellona. Parlava sempre di loro da piccolo, mai del Real.

Isco al Malaga contro il Real di Di Maria

Valore stimato di 40 milioni di euro, clausola rescissoria da 700 milioni di euro. Praticamente incedibile, fino a fine contratto che scade nel 2022 (6 milioni netti a stagione).
Molto forte tecnicamente, fantasioso e imprevedibile, rapido nei movimenti, la sua supremazia tecnica a centrocampo è assoluta. Chiedere a Verratti. Centrocampo poi… in realtà è un giocatore di grande movimento che non lascia punti di riferimento. Praticamente immarcabile.

E’ arrivato al Real Madrid nel 2013 (il Manchester non lo prese in considerazione quell’anno perché “non molto rapido e con la testa sproporzionata rispetto al corpo”), subito dopo aver vinto l’Europeo con la nazionale Under 21, alla corte di Carlo Ancelotti, che ne capisce subito il potenziale e lo fa debuttare. Anche perché il ragazzo nel frattempo si è messo in mostra a Malaga con Pellegrini anche in Champions League. E’ un sogno che si avvera? Forse, non lo sapremo, forse avrebbe preferito il Barca? Mah, ora non conta.

Ci ha distrutto. Chiedere a Verratti

Al Real vince e sta vincendo molto.

È buono, ma non sufficientemente rapido, ha la testa troppo grossa per il suo corpo

3 Champions, 3 Supercoppa europea, 2 Campionati del mondo per club (in attesa di affrontare il terzo e fare strike), 1 Liga, 1 Supercoppa di Spagna, 1 coppa di Spagna.

Insomma, uno che a 25 anni ha già una bella bacheca. Ed ora punta dritto al Mondiale in Russia. La partita contro l’Italia lo mette di diritto su un aereo per Mosca, a giocarsi la possibilità di alzare la coppa del mondo.

Gioca con Nike Mercurial Vapor XI.

Nike Mercurial Vapor XI

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